Come scegliere una tisana rilassante per migliorare la qualità del sonno secondo l’erborista

Come scegliere una tisana rilassante per migliorare la qualità del sonno secondo l’erborista

Creare una routine serale per conciliare il sonno può essere di grande supporto per migliorare il riposo notturno. Dormire bene è importante sotto svariati punti di vista: metabolico, mentale e fisico. Una cena leggera a un orario consono, un bagno caldo e un buon libro possono essere completati con una tisana.

Non solo camomilla

La camomilla, con le sue proprietà emollienti e il suo sapore dolce e delicato, risulta una delle tisane più gettonate in assoluto. Spesso la si offre anche ai bambini che faticano a prendere sonno e non è un segreto che si tratti di uno dei rimedi migliori. Ma non è l’unico. Ad esempio, c’è la valeriana.

Come scegliere una tisana rilassante per migliorare la qualità del sonno secondo l’erborista

La valeriana, infatti, contiene i valepotriati, componenti dalle proprietà ansiolitiche e sedative che consentono di rilassarsi meglio. Le sue foglie, spesso, si consumano persino in insalata e hanno un gusto quasi raffinato. Per la tisana, però, di norma si impiega la radice. Meglio evitarla in caso di allergie o ipersensibilità.

Una buona quantità di flavonoidi, dagli effetti sedativi, è invece rilevabile nella passiflora. Se l’irrequietezza e la fatica ad addormentarsi sono una costante, una tisana alla passiflora potrebbe essere l’ideale. Può però interferire con altri medicinali, quali gli anticoagulanti, nonché aumentare l’effetto di medicinali a scopo sedativo. Il consiglio del medico è sempre auspicabile.

Dalla lavanda al luppolo

La lavanda è profumata e si impiega per gli ambienti, per le borse e per gli armadi. Spesso persino in cucina può aromatizzare dolci e risotti in maniera elegante e unica. Ma non molti sanno che le proprietà della lavanda sono anche rilassanti: una buona tisana non è solo inebriante a livello olfattivo.

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Con i fiori essiccati si otterrà una bevanda dalle proprietà rilassanti che concilierà il sonno lasciando anche un retrogusto fresco. Il biancospino contiene elementi dal nome apparentemente impronunciabile: le proantociandidine, che intervengono sul sistema nervoso centrale e favoriscono il rilassamento. Si usano i fiori, in particolar modo le sommità di questi ultimi.

Lupulone e umulone sono invece due principi attivi tipici del luppolo. Questa pianta, normalmente usata per realizzare la birra, da sola è ottima per creare delle tisane rilassanti, senza ricorrere alla bevanda alcolica. Va però ricordato che il luppolo può interagire proprio con l’alcool e alcuni tipi di farmaci usati contro la depressione.

Melissa, tiglio e…

Le foglie della melissa hanno a loro volta un ottimo effetto sedativo, ma se associate a iperico e passiflora, potrebbero indurre una sonnolenza eccessiva. Vanno quindi evitati i mix fai-da-te e prediligere una pianta alla volta, o chiedere consiglio al proprio erborista di fiducia. L’iperico, ad esempio, si impiega quale rimedio naturale contro gli stati depressivi.

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Il tiglio è un’altra costante del mondo delle tisane. Riduce lo stress e gli stati di agitazione persino in alcuni animali domestici. Ha anche effetti antispasmodici e si impiega in caso di tosse grassa per fluidificare il catarro. Risulta essere persino un buon antinfiammatorio. Qualunque tisana si scelga, comunque, la preparazione dovrebbe essere oggetto di grande attenzione.

Innanzitutto non vanno mai superate le dosi consigliate; in secondo luogo, è bene verificare sempre la propria sensibilità alle differenti piante. Inoltre, quando si prepara la tisana, si tende spesso a zuccherarla. Specialmente se va tenuta sotto controllo la glicemia, la cosa migliore da fare è iniziare con uno o due cucchiaini.

Miele, luce soffusa e silenzio

Aggiungere un cucchiaino di miele può addolcire molto la tisana, donando anche un gusto più ricco e sano. Il risultato finale deve essere gradevole al palato, ma la bevanda non dovrebbe mai bruciare la lingua, o l’effetto rilassante si trasformerà in stress! Calda sì, ma è bene farla raffreddare un po’ se è bollente.

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La tisana si beve a sorsi, meglio se con le luci basse e una musica rilassante in sottofondo. Meglio evitare gli schermi che proiettano luce blu come i tablet o i cellulari, in quanto inficiano negativamente sul ciclo circadiano. Il relax deve essere totale e la tisana il giusto completamento.

Leggere prima di dormire è una buonissima abitudine, soprattutto con la tisana preferita sul comodino. Meglio però evitare letture troppo impegnative che possano impegnare la mente in maniera eccessiva o, peggio, tenerla troppo attiva. Trovare la propria routine deve essere facile come… bere una tisana. Buona notte e sogni d’oro!

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