
La stitichezza è un problema molto più comune di quello che si possa pensare. Quello che in pochi sanno è che però è importante non sottovalutarlo mai. Ammettiamolo tutti almeno una volta nella vita ne abbiamo sofferto, la difficoltà di evacuazione ci crea non poco disagio e rovina la qualità della vita. Cerchiamo di capire quali sono le cause più comuni e come riconoscerle.
Cause comuni della stitichezza cronica
La stitichezza cronica può essere causata da diversi fattori, che spesso si intersecano tra di loro e finiscono per creare importante disagio nel corpo e nella mente di coloro che ne soffrono. Conoscere le cause vuol dire anche riuscire a intervenire in maniera repentina al fine di migliorare la qualità della propria vita.

Il primo tra i fattori determinanti quando si parla di ricchezza, è un’alimentazione povera di fibre. Quando non introduciamo a sufficienza frutta, verdure e cereali, rischiamo di creare delle problematiche al nostro intestino che non riesce a liberarsi. Anche la scarsa idratazione può essere una delle cause del problema, l’assenza di acqua, provoca l’indurimento delle feci.
Occorre poi evitare uno stile di vita piuttosto sedentario, introducendo almeno mezz’ora di attività fisica al giorno, evitare di trattenere l’evacuazione del momento in cui se ne ha bisogno, non utilizzare in maniera prolungata i lassativi e considerare anche quelle che sono le cause mediche e farmacologiche, come ad esempio: ipertiroidismo, sindrome dell’intestino irritabile e diabete.
Come si riconosce la stitichezza cronica
A questo punto ci si chiede se è possibile trovare un modo per riconoscere effettivamente quella che era la stitichezza cronica. In alcuni casi si parla di una stitichezza momentanea che potrebbe essere data da alcune alterazioni fisiche, come succede alle donne durante il ciclo o in gravidanza. Ma ci sono casi in cui la stitichezza viene definita cronica ma occorrono almeno due dei seguenti sintomi.

Affinchè si possa parlare di un disturbo cronico devono presentarsi: evacuazione inferiori a tre volte la settimana, feci dure o grumose, un eccessivo sforzo durante l’atto, una sensazione come se non ci si fosse liberati completamente, sentirsi ostruiti o come un blocco ano rettale e la necessità di manovre manuali affinché si possa facilitare l’evacuazione.
Ci sono poi altri segnali che non dovrebbero essere mai ignorati, ne sono un esempio: il gonfiore persistente soprattutto a seguito dei pasti, crampi addominali per via dell’accumulo di feci, nausea un malessere generale e infine alito pesanti o cattivo sapore in bocca in genere dovuto alla fermentazione a livelli intestinali. In tutti questi casi si rivela essenziale l’intervento di uno specialista.
Diagnosi e trattamento efficace
Quando il quadro clinico è piuttosto chiaro, è importante procedere nella maniera corretta. La prima cosa da fare è quella di rivolgersi a un medico gastroenterologo, che sia in grado di procedere con un’anamnesi precisa, data ad eventuali farmaci assunti e con lo studio di specifici esami prescritti. In un secondo luogo sarà importante procedere con una modifica del proprio stile di vita, inserendo più fibra all’interno dell’alimentazione e dedicando almeno 30 minuti al giorno allo sport.

Se tutto questo non è sufficiente allora sarà lo specialista stesso a prescrivere un trattamento farmacologico mirato. Ci sono alcuni casi in cui il medico va a prescrivere dei lassativi o osmosi intestino. L’idratazione è il metodo migliore per migliorare la propria stitichezza e quindi evitare di far diventare l’atto di andare al bagno, un vero e proprio incubo.
Se tutte le misure messe in atto non sono ancora efficaci, è possibile provvedere con terapie comportamentali e biofeedback. Quando la stitichezza dipende da un componente muscolare o neurologico il biofeedback è una tecnica particolarmente efficace che va rieducare i muscoli pelvici e può quindi aiutare nel controllo della evacuazione in maniera costante.
Conclusioni: curare la stitichezza e prevenirla
La stitichezza che sia cronica ovvero dovuta a cause particolari, si rivela essere sempre comunque estremamente fastidiosa. Proprio per questo motivo è importante conoscere quali sono i rimedi più efficaci ed eventualmente procedere anche con la prevenzione quotidiana. Anche in questo caso prenderci cura di noi stessi è il primo atto che dobbiamo fare.

Quindi quello che dobbiamo fare è adottare uno stile di vita meno sedentario, inserire attività fisica quotidiana all’interno dei nostri giornate e in secondo luogo riuscire anche a scegliere un’alimentazione che sia quella adatta per il nostro benessere. Poche fibre e poca acqua ci possono condurre alla stitichezza cronica che ci mette in imbarazzo.
Il benessere anche a livello intestinale, parte da noi stessi e non si può affermare a una semplice dieta equilibrata, occorre mettere in atto il giorno dopo giorno tutti quei comportamenti che ci permettono di stare bene con il nostro corpo. Contrastare la stitichezza cronica è possibile anche se in alcuni casi vi è bisogno dell’intervento di un esperto.